MAD13 Archivi - MAD13 creative room Grafica, comunicazione, brand identity, wine design, web, foto e video | La Morra, Langhe, Roero, Alba, Torino | Idee e strategie per far vedere al mondo chi sei. O chi vorresti diventare Thu, 06 Apr 2017 08:26:58 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=6.4.5 https://www.mad13.it/wp-content/uploads/cropped-mad13_logo_350-32x32.png MAD13 Archivi - MAD13 creative room 32 32 Come promuovere la mia azienda vitivinicola e agroalimentare? https://www.mad13.it/come-promuovere-la-mia-azienda-vitivinicola-e-agroalimentare.html Tue, 13 Sep 2016 14:48:10 +0000 http://www.mad13.it/?p=3304 L'articolo Come promuovere la mia azienda vitivinicola e agroalimentare? sembra essere il primo su MAD13 creative room.

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Uno degli aspetti fondamentali è sicuramente consolidare la propria immagine e il proprio brand e rendersi conto che occorre essere riconoscibili e avere un’immagine accattivante e corretta per il proprio settore. Non sempre si capisce l’importanza di investire sulla propria immagine. Le aziende investono nel vigneto, nella cantina, nella qualità del prodotto. È il loro mestiere, quello in cui eccellono. Ma, purtroppo, spesso tralasciano un aspetto fondamentale quando si rivolgono al loro cliente, al loro mercato. Non dedicano molta attenzione al miglioramento dell’immagine dei loro prodotti e a consolidare il proprio brand. Il rischio è quello di essere penalizzati, di perdere terreno nei confronti dei competitor invece che guadagnarne, nonostante la qualità del prodotto, importantissima, ma che spesso non è sufficiente.

Perché e quando rinnovare la propria immagine?

Rinnovare e migliorare la propria immagine spesso è la scelta migliore per poter affrontare al meglio i mercati. Molte volte le aziende hanno il terrore di cambiare e rinnovarsi e temono che il cambiamento non li renda più riconoscibili agli occhi del cliente. In realtà ci sono momenti in cui non cambiare è controproducente, cambiare e investire sulla propria immagine deve essere un’opportunità di miglioramento e crescita. Certo, non è sempre necessario fare dei cambiamenti radicali, bisogna intervenire solamente quando la propria immagine è inadeguata o non è posizionata al meglio.

Per capire quando e se è il caso di farlo, bisogna osservare i competitor, raccogliere suggerimenti, stimoli esterni e coltivare il proprio gusto estetico. Affidarsi, e saper scegliere a chi affidarsi, per il restyle della propria immagine (che va dall’etichetta, all’immagine coordinata e a tutti i materiali di supporto alla vendita diretta e per gli agenti) è molto importante. Il restyle potrebbe anche solo voler dire coordinare con un unico gusto visivo, stilistico e grafico tutti quegli elementi che compongono l’immagine dell’azienda (logo, etichetta, packaging, immagine coordinata, sito web, social network), dovranno quindi parlare la stessa lingua e comunicare univocamente il brand, con personalità e unicità, senza rinunciare alla propria appartenenza territoriale e culturale.

Per quanto possa essere nobile pensarlo un grande vino (spumante, champagne, superalcoolico…) non è grande solamente per il contenuto della bottiglia. Certo, in termini di vendite è sicuramente importante (indipendentemente dal posizionamento, target e fascia prezzo che questo ha sul mercato) ma lo è altrettanto il suo vestito, l’etichetta, il packaging, la corporate identity della cantina e la comunicazione che lo accompagnano. Ogni prodotto deve avere la propria identità. Etichetta e packaging devono comunicare il valore e la personalità del contenuto, l’immagine aziendale deve tradursi in messaggi coerenti a supporto del brand.

Ma oltre all’etichetta perché è importante la comunicazione stampata e digitale (brochure, cataloghi, website…)?

L’etichetta ne caratterizza il prodotto, con l’abbinamento di diverse tecniche di stampa e nobilitazioni (offset, serigrafia, lamina caldo, verniciature, goffrature) e tipologie di carta, e svolge un compito fondamentale essendo la bottiglia il vero e proprio brand dell’azienda.

Ma l’etichetta non è sufficiente per supportare il brand e la comunicazione (di un vino ad esempio), un ruolo significativo e importante lo svolgono anche la carta stampata e il web. Brochure, cataloghi e materiali promozionali, oltre ad esser ottimi strumenti di vendita, entrano in diretto contatto con l’appassionato (o l’agente che dovrà proporre i vostri vini piuttosto che altri) che ha così modo di beneficiare di un percorso comunicativo dettato dall’azienda e essere colpito e gratificato dalle immagini, dalla caratteristica tattile della carta, dalla ricchezza di una nobilitazione e dall’immagine aziendale, oltre che, ovviamente, avere a disposizione tutte le informazioni necessarie a portata di mano. Avrà l’azienda in tasca, in borsa, con se, ovunque.

Il web (oggi ancora di più con i siti responsive e adatti all’esperienza di navigazione di smartphone e tablet) e i social network, offrono l’opportunità di raggiungere mercati e clienti sempre più lontani, in qualsiasi luogo e in qualsiasi momento e aiutano a consolidare la propria immagine istituzionale e i propri prodotti. Non sempre è facile per i clienti poter conoscere, raggiungere e visitare un’azienda, il web e i social permettono di ampliare esponenzialmente il nostro potenziale comunicativo e di aprire una finestra di dialogo diretto con sempre più persone, una comunicazione diretta e coinvolgente (se fatta con i giusti contenuti) che si traduce in brand awareness e brand reputation: notorietà, qualità e reputazione di marca.

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Perché MAD13? https://www.mad13.it/perche-mad13.html Wed, 02 Sep 2015 14:39:46 +0000 http://www.mad13.it/?p=3298 L'articolo Perché MAD13? sembra essere il primo su MAD13 creative room.

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Come nasce MAD13, la sua storia, il suo nome, la sua mission. In questo articolo troverete risposta a qualche domanda su di noi. La parola al nostro Art Director.

Perché il nome MAD13?

MAD13 ha diversi significati. Fondamentalmente MAD13 sono io, MAD13 sono prima di tutto le mie iniziali:
Maniscalco DiegoMAniscalco DIEgo – MAniscalco D13go – MAD13.

Perché MAD e perché 13?

MAD

MAD, dall’ingelse -go mad- fare una follia, fare una pazzia, quella che ho fatto lanciandomi in questa nuova sfida in un periodo non proprio roseo per il mondo della grafica e della pubblicità (ma non solo), abbandonando la strada sicura per quella più stimolante, ma dalle mille incognite, del lavoro autonomo. Ho fatto tesoro dell’esperienza e della passione che ho per questo lavoro e dopo aver lavorato dal lontano 1998 in diverse agenzie pubblicitarie torinesi e collaborato con grandi e piccoli brand, ho deciso di fare il pazzo, MAD, e lanciarmi in questo settore in prima persona, con la mia faccia, vostro malgrado, in primo piano.
MAD deriva anche da Madison Avenue, un ampio viale di Manhattan. Sin dagli anni venti il nome di questa strada è sinonimo dell’industria della pubblicità perché vi hanno avuto sede tutte le più importanti agenzie pubblicitarie americane. I pubblicitari di Madison Avenue vennero soprannominati MAD Men (da qui la celebre e omonima serie tv statunitense che ha come protagonista il direttore creativo Donald “Don” Draper). I pazzi creativi di MADison Avenue. Ma nessun timore, la nostra è una sana dose di pazzia, necessaria a stimolare la creatività, abbinata a consapevolezza e professionalità.

13

Il 13 rappresenta l’anno (2013). Un anno importante. Un anno di cambiamenti e di rinascita.
L’anno in cui mi sono sposato e ho maturato la consapevolezza di poter prendere definitivamente ogni aspetto della mia vita in mano. L’anno in cui ho abbandonato la grande città (Torino) e mi sono trasferito nelle suggestive Langhe, a La Morra, tra vigneti e noccioleti. L’anno in cui è stato piantato il seme di questa pazzia. L’anno in cui quel “certo languorino” che ha dato vita a MAD13 si è fatto più insistente, dando il via, finalmente, a “qualcosa di buono”.
Il 13 rappresenta anche in maniera figurata il nostro team, tutti quei collaboratori che ho conosciuto, apprezzato e con cui ho lavorato durante la mia carriera e che ora diventano parte integrante e fondamentale di MAD13.
In questo 13 troviamo programmatori web, videomaker, fotografi, stampatori, copywriter, press e social media manager, grafici, fornitori… La nostra “creative room” virtuale dove prende forma questo team di professionisti della comunicazione che ho selezionato per la loro professionalità e seleziono ogni volta in base alle esigenze di ogni singolo progetto per poter dare ai clienti un servizio completo e all-inclusive.

Come si pronuncia MAD13?

Questa è una questione atavica 🙂 mi piace poter rispondere con una contro-domanda: “Tu come lo pronunci?”.
La risposta è il modo corretto per pronunciarlo.
Puoi leggerlo all’americana: MAD thirteen /mæd/ /ˈθ3ːˈtiːn/ con MAD pronunciato MED
Puoi leggerlo all’inglese anglosassone: MAD thirteen /mæd/ /ˈθ3ːˈtiːn/ con MAD pronunciato MAD
Puoi leggerlo all’italiana: MAD tredici /mæd/ /ˈtreditʃi/
Oppure puoi fare il creativo e leggerlo alla MAD13, un misto tra inglese anglosassone e italiano: MAD tredici/mæd/ /ˈtreditʃi/ con MAD pronunciato MED

La campagna gallo-pavone, e perché “Robe da mat!”?

L’immagine non ha bisogno di molte spiegazioni. È un gallo che si valorizza.
Un’immagine concettuale che vuole rappresentare con ironia quello che facciamo.
Come recita la bodycopy “il nostro lavoro è dare valore al tuo” e lo facciamo con idee, strategie, branding e grafiche che aiutano il cliente a far vedere al mondo chi è. O chi vorrebbe diventare. Lo facciamo con estrema professionalità, quando possiamo essere più creativi (ovviamente in base al brand e al target che dobbiamo soddisfare) cerchiamo di farlo con ironia e freschezza.
MAD13 nasce nelle Langhe e porta la sua esperienza, accumulata in diverse agenzie pubblicitarie di Torino, al servizio principalmente di questa zona.
Da qui vogliamo partire. Da questo territorio, dalla sua realtà imprenditoriale, dal mondo dell’enogastronomia, del food, del vino (ma non solo, in questi anni abbiamo lavorato per molti clienti diversi: cibo, bevande, vini, alcoolici, cioccolata, caffè, stoffa e vestiti, musica, riviste, porte, giocattoli, automobili, gioielli, cosmetici, information technology, GDO, associazioni e istituzioni), e come omaggio a questo territorio e alle sue tradizioni abbiamo usato un claim in piemontese che ci rappresentasse: “Robe da mat!” (“Cose da pazzi!”).
Un’esclamazione che deve essere interpretata come una piacevole scoperta.
“Robe da mat! Guarda MAD13 cosa fa!”
Diego Maniscalco
Owner & Creative Art Director

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Robe da mat, aforismi piemunteis. https://www.mad13.it/robe-da-mat-aforismi-piemunteis.html Thu, 20 Aug 2015 13:26:28 +0000 http://www.mad13.it/?p=3521 L'articolo Robe da mat, aforismi piemunteis. sembra essere il primo su MAD13 creative room.

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Un tributo ironico e divertente al nostro territorio e alla sua lingua, il piemontese: #robedamat | Aforismi piemontesi.

Ogni piemontese che si rispetti crede che il piemontese della sua zona, del suo paese, della sua borgata sia quello corretto. Noi invece non crediamo che il nostro lo sia.

Ogni paese, ogni zona, ha i suoi termini e le sue differenze linguistiche… tutte esatte. Noi solitamente proviamo a seguire quello (più autorevole?) di piemunteis.it

Se avete altri modi per dire la stessa frase… scrivetecela nei commenti sulla nostra pagina Facebook (qui troverete anche tutta la serie “robe da mat” completa e aggiornata) e magari diteci da che paese nasce il vostro piemontese! 😀

Ovviamente siete liberi, anzi, vi invitiamo a usare le nostre immaginette Robe da Mat sui vostri social network preferiti usando l’hashtag: #robedamat.

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L’evoluzione dei marchi. https://www.mad13.it/l-evoluzione-dei-marchi.html Fri, 03 Jan 2014 14:29:11 +0000 http://www.mad13.it/?p=3523 L'articolo L’evoluzione dei marchi. sembra essere il primo su MAD13 creative room.

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Siamo abituati a pensare che un marchio cresca ed evolva solamente attraverso i prodotti e i servizi che offre, ma quello di cui meno ci rendiamo conto è il suo cambiamento d’immagine.

Una parte della ragione sta nel fatto che si tratta di procedimenti lenti e graduali, soprattutto perché giocano con l’emotività del consumatore e la riconoscibilità “a prima vista” di un brand.

 

Il primissimo logo di Apple, ad esempio, era una raffigurazione dell’ispirazione di Isaac Newton e riportava, sulla cornice, la citazione “Newton.. a mind forever voyaging through strange seas of thought… alone”. Questa icona, ideata da uno dei fondatori della compagnia, Ronald Wayne, fu rimpiazzata nel 1977 da qualcosa di completamente diverso: una mela arcobaleno, disegnata da Rob Janoff che mostrava i segni di un morso per distinguere la forma da quella di una ciliegia.

Nelle intenzioni di Janoff e Jobs, il nuovo logotipo serviva a rendere Apple più vicina a un target giovane. Con altri 2 passaggi si è arrivati all’attuale mela argentata.

Ci sono brand che hanno raggiunto l’immagine attuale con pochi passi decisi, come Toyota, e altri che ci hanno dovuto pensare un po’ di più: un esempio è la Warner Bros che è arrivata al logo attuale attraverso 12 passaggi successivi.

Qui sotto, oltre a quelli citati, trovate altre evoluzioni. Anche voi vi sentirete un po’ vecchiotti riconoscendo più di uno dei logo precedenti…

Tutto questo per dire che l’immagine è il brand. Ne è un distillato, l’anima visibile.

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